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Enrico Amici

La cura

http://archiviocamec.spezianet.it/enrico_amici/la_cura.html



Mara Borzone     Assistente alla Direzione artistica CAMeC

L’esperienza di un tumore e la sua cura, raccontata con parole e immagini: questo il progetto, da realizzare in gruppo, sotto la guida di Enrico Amici. Le parole sono state raccolte durante gli incontri, ed associate alle immagini secondo un criterio concordato insieme; tutte le fotografie sfruttano la tecnologia digitale nei suoi aspetti meno rassicuranti, e quindi ritenuti più adatti ad esprimere stati d’animo sospesi e zone d’ombra. La mostra Sentieri e avvistamenti. Giovane arte contemporanea in Svizzera aperta al CAMeC durante il laboratorio, ha fornito alcuni spunti di riflessione: Islands, di Markus Wetzel è un’immagine interamente digitale, un grande mare rosso sangue con al centro l’isolachenoncè, carico di significati simbolici, non necessariamente negativi, la fila di 1 presentata da J & W Management Consulting, percepita dal laboratorio come ossessionante, lo still life Pattern di Hervé Graumann, in tema, e le atmosfere stranianti dei video, con la luce azzurrina che fa da protagonista. Molte fotografie sono opera dello stesso laboratorio, come il gelato finto, nei suoi colori portati al massimo della saturazione, la sala d’aspetto e il telo chirurgico, di un verde che la macchina digitale riesce a riscattare, oppure come il pigiama degradato a straccio,un ready-made. Altre fotografie sono emerse dai cassetti: la piccola Marylin sulla spiaggia d’inverno col suo cappottino di maglia, il laghetto di montagna con le nuvole che si specchiano, ma anche il treno sfuocato dalla corsa e i tulipani rossi con i pixel in evidenza, vere e proprie vanitas contemporanee, dove definizione, nitidezza e messa a fuoco, metafora della perfezione, vengono poste in discussione.


Eleonora Acerbi     Assistente alla Direzione artistica CAMeC

Enrico Amici non è nuovo all’esperienza di lavoro intorno a tematiche e realtà dal forte impatto sociale. Alle sue doti ‘maieutiche’ si deve la capacità di far emergere ed esprimere voci distinte ed individuali e di dar vita nel contempo ad un assieme corale, fortemente motivato dall’esperienza condivisa. Anche nel caso del laboratorio pensato e realizzato per le donne che frequentano il Centro per la cura e l’assistenza coordinato dall’energica Clarita Fontana, il percorso affrontato e i risultati ottenuti appaiono partecipi del vissuto intimo e privato delle singole, numerose partecipanti e, ad un tempo, profondamente ‘unificati’ e coerenti con l’impostazione concepita nell’ambito della progettazione comune. Il ciclo di incontri, nella sua specificità, ha attraversato, evidenziato e accostato elementi diversi, trovando un filo rosso nella peculiarità delle sede ospitante, il CAMeC, e nell’esposizione in quel periodo presente, la mostra Sentieri e avvistamenti. Giovane arte contemporanea in Svizzera. Il racconto dell’esperienza della malattia e della cura, affidato a toccanti parole e all’immagine fotografica, ha reperito nella multimedialità della mostra, nell’evidente varietà di linguaggi e di temi, nella valenza sociale e nella ‘potenza’ evocativa e simbolica di alcune opere, una dimensione fortemente caratterizzante. I lavori scelti, frutto dell’impatto collettivo con la rassegna,non compaiono mai nella loro interezza, ma come frammenti, colti e concepiti a rappresentare situazioni, pensieri ed emozioni. La metafora visiva vive insieme al testo scritto; al racconto per immagine si sovrappone la parola, che coglie e porge con asciutta immediatezza il senso di questo laboratorio. Il CAMeC, non a caso, porta il nome di centro e non di museo: esso riconosce nell’apertura e nell’osmosi con l’esterno uno dei propri cardini operativi.Questo workshop, pilota e paradigmatico, ha individuato nell’incontro, nella graduale conoscenza e infine nella ‘confidenza’ con questa istituzione il primo, distintivo obiettivo raggiunto; ha annullato la distanza che sovente si pone fra il ‘museo’ e il cittadino; ha costituito una fonte di arricchimento personale e culturale per le entusiaste ‘allieve’ di Enrico Amici e, ci auguriamo, per tutti coloro che apprezzeranno gli esiti del loro lavoro, qui presentati.


Marco Ferrari     Presidente Istituzione per i Servizi Culturali

L’incontro tra arte e malattia può sembrare a prima vista inedito e complicato. Il primo laboratorio destinato agli adulti, svoltosi al Camec della Spezia, organizzato dal Comune della Spezia e dal Centro per la cura e l’assistenza alla donne operate di neoplasia alla mammella mostra il contrario. Nella conoscenza delle avversità si spalancano porte inedite. Oltre la terapia, l’ossessione dei prelievi, l’ansia di ogni ecografia, spunta la voglia di lottare, combattere, sentirsi vivi, attivi, contemporanei, direi. L’occhio del malato non è poi tanto distante dall’occhio di un artista, clinico, esasperato, meticoloso e paziente al tempo stesso. L’arte e la malattia vivono dentro di noi, dentro i nostri corpi, le nostre menti. Ma entrambe le cose, l’arte e la malattia, fanno fare ad ogni essere vivente i conti con l’infinito. L’arte e la malattia, poi, sono un viaggio interiore verso lo stesso obiettivo: la salvezza. Per dirla con Joseph Conrad l’unico vero essere umano è quello che è stato all’inferno ed è tornato indietro, può dunque raccontare l’altra faccia di noi stessi, quella che non emerge quasi mai nel quotidiano.Alla malattia e alla guarigione si sono avvicinati artisti come Munch e Millet, musicisti come Luigi Nono, registi come Milos Forman. Ognuno ha pensato al suo presente, al nostro presente, ma anche al nostro domani, oltre la vacuità delle tracce labili, nell’ostinazione per lasciare un segno, un messaggio, una speranza.


 

Scheda tecnica

Promotori
:

Comune della Spezia


Centro per la cura e l'assistenza alle donne operate 
di neoplasia alla mammella


CAMeC


ASL n. 5 spezzino


Istituzione per i Servizi Culturali



Con il contributo di
:

Provincia della Spezia


Dott. Andrea Conti (direttore Centro operate mammella)


Famiglia Bertonati


Famiglia Bianchi - Fontana


Tipografia Moderna, La Spezia


ARCI, La Spezia


CNA, La Spezia



Progetto e laboratorio didattico
:

Enrico Amici



Coordinatrice Centro per la cura
 e l'assistenza alle donne operate

di neoplasia 
alla mammella:


Clarita Fontana



Hanno partecipato al laboratorio:


Amina, Anna, Anna Maria, Francesca, Fulvia, Giovanna,
 Maria, Maria Rosa, Marilda, Mira, Miranda, Mirella,
 Nadia, Rosi, Silvietta



Testi critici
:

Eleonora Acerbi
, Mara Borzone



Progetto grafico
:

Roberto Pertile



Stampa
Tipografia Moderna - La Spezia


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Questo volume viene pubblicato in occasione della mostra
"La cura", allestita presso il Centro d'Arte Moderna e
 Contemporanea della Spezia (CAMeC),
 diretto da Bruno Corà

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© Enrico Amici 

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